La Sinagoga si trova nel centro storico di Ivrea, sotto le mura del castello, dove nel 1725 era stato istituito ufficialmente il ghetto ebraico. L’odierna struttura ottocentesca, ricavata riadattando una costruzione preesistente, presenta due facciate anonime, ad est verso via Peana e ad ovest su via Quattro Martiri, che si mimetizzano perfettamente nel tessuto urbano, non lasciando trapelare all’esterno l’esistenza di un luogo di preghiera. Anche il portone d’accesso, ornato da una semplice cornice in pietra e situato in via Quattro Martiri, si confonde tra le botteghe. La sola finestra a semicerchio, impreziosita da vetri colorati dagli accesi toni blu e rosso, verso via Peana, suggerisce la presenza di un edificio di destinazione diversa da quella abitativa.Nell’edificio si trovano due distinte sinagoghe: una più piccola, nata come tempio invernale, ancora oggi a disposizione della comunità ebraica, l’altra, grande, a pianta rettangolare, fu ceduta nel 1980 al comune di Ivrea, in cambio della risistemazione dell’intero complesso. La sinagoga grande, coperta da un’alta volta a botte, lungo le pareti perimetrali è scandita da colonne e lesene. La decorazione a cassettoni a girali d’acanto e l’imitazione del marmo ricordano altri edifici pubblici e religiosi canavesani, ma sostanziale è la diversità dell’organizzazione distributiva. Il luogo di preghiera conserva banchi disposti su due file parallele, che la tradizione ebraica destinava agli uomini, e il matroneo, riservato alle donne. Nella parete di fronte all’ingresso si trovano la tevà, tribuna da cui si leggevano le sacre scritture e si recitavano le preghiere pubbliche e l’aròn, armadio sacro nel quale venivano custoditi i Rotoli della Torà. Nella sinagoga piccola campeggia un imponente aròn ottocentesco, in legno scolpito, dorato e abbrunato dopo la morte di Carlo Alberto.
Assessorato alla Cultura
Comune di Ivrea