La chiesa di Santo Stefano in Candia fu edificata nell'XI o XII secolo. Costituisce - insieme al duomo di Ivrea e l'abbazia di Fruttuaria - una delle principali testimonianze dell'architettura romanica nel Canavese.Posta sulla cima di una collina che sovrasta l'abitato del paese, in una posizione panoramica dalla quale si domina il bacino morenico canavesano, ha subito nel corso dei secoli diverse modifiche.Le prime notizie documentali sulla chiesa risalgono al 1177, in virtù di una bolla redatta in occasione del passaggio della chiesa e dell'annesso priorato in proprietà ai canonici dell'Ospizio dei Santi Nicolao e Bernardo di Monte Giove (Gran San Bernardo).La data di fondazione è probabilmente ancora precedente, da collocarsi nel XI secolo, almeno per le parti più antiche, vale a dire la zona centrale della facciata, che si appoggiava ad una ormai scomparsa torre campanaria, posta lateralmente all'ingresso. Si ipotizza che sulla collina in cui essa fu edificata fossero già presenti resti di edifici paleocristiani e finanche romani.All'interno della chiesa le tre navate sono divise tra loro da pareti con archi sostenuti da robusti pilastri a sezione quadrangolare. Al termine della navata centrale si accede al presbiterio sopraelevato per mezzo di una scala in pietra con tredici scalini.La parte forse più suggestiva della chiesa è data dalla cripta, posta sotto il presbiterio e risalente verosimilmente al periodo di ricostruzione dell'abside centrale. È sorretta da esili colonne in pietra recanti capitelli di reimpiego, provenienti verosimilmente dalla primitiva pieve di Candia o dal relativo battistero.